.jpg)
Dedico a mio padre, nel giorno del suo settantesimo compleanno, i versi che seguono.
Poesia scritta qualche anno fa utilizzando un linguaggio semplice e schietto. Lo stesso linguaggio semplice e schietto con il quale sono stato cresciuto.
Auguri papà...
DI FAMIGLIA
Gli specchietti retrovisori sono il nostro segreto
ricordi papà? Noi tranvieri sappiamo sempre
quando guardarci appresso
E' un filo sottile questo gioco di riflessi
le nuvole di via Cumiana hanno spigoli
in cemento ed il sole raramente filtra
Lascia che sia mamma a coprire il sonno
anche quando non fa freddo
con quella coperta di lana fine
che usavo per solleticarmi il naso
quando le mie età erano libere
di rinchiudersi tutte in un palmo di mano
Ora però non svegliarmi
il tempo del caffè con i biscotti non m'appartiene più.
Mescola solamente il tuo poco zucchero
e riprendi caro papà nel vuoto che ci pensiona
a guardare lo spento verde dei tuoi occhi
(poesia tratta dalla mia raccolta "Due granelli nella clessidra", Ed. LietoColle)